Le keyword sono ancora importanti per l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO)?
Le parole chiave sono ancora importanti per Google?
Risposta breve: Assolutamente.
Risposta più lunga: Scoprila leggendo il post.
Cosa sono le parole chiave nella SEO?
Le parole chiave SEO possono essere singole parole o frasi complesse. Vengono utilizzate per informare il contenuto del sito web in modo che risponda alle ricerche degli utenti. Le parole chiave sono quindi usate per aumentare il traffico di ricerca organico.
Il tuo pubblico le usa quando cerca qualcosa legato al tuo marchio. Prodotti, servizi o informazioni.
Se efficacemente ricercate e ottimizzate, le parole chiave collegano il tuo pubblico di riferimento con il tuo sito web.
Le parole chiave nella SEO sono “morte”?
“Le parole chiave sono morte” è una frase ricorrente nei gruppi SEO.
Si tratta di un’affermazione spesso motivata dal click-bait. Cerchiamo di capire se ci sono dei motivi che si nascondono dietro a questa affermazione
Le parole chiave sono (non fornite)
Una volta le parole chiave erano facilmente accessibili in Google Analytics, o da qualsiasi altra piattaforma di analisi.
Tuttavia, alla fine del 2011 e per tutto l’anno successivo, una quantità significativa di visibilità delle parole chiave organiche è stata rimossa.
Entro pochi anni, i report delle keyword su Google Analytics sono diventati: “(non fornito)”.
Ma le persone hanno smesso di cercare?
Dopo tutto, le persone stanno ancora cercando e Google non ha cambiato il modo in cui interpretava il nostro contenuto.
In conclusione: Le parole chiave non sono morte. Il vecchio modo di tracciarle lo è. Esistono tante piattaforme, come Ubersuggest e Ahrefs che permettono di tracciare e ottimizzare le parole chiave. Solo perché il nostro monitoraggio è imperfetto non significa che l‘importanza delle parole chiave diminuisca in alcun modo.
“AI e NLP hanno reso le parole chiave obsolete”.
L’aggiornamento Hummingbird ha aiutato Google a capire meglio l’intento di ricerca, in particolare con ricerche complesse e conversazionali.
Nel 2015, Google ha incorporato nell’algoritmo il fattore di ranking AI-driven, RankBrain, per migliorare ulteriormente le sue capacità di interpretazione delle ricerche.
Prima del 2015 una ricerca per “quali pizzerie vicino a me consegnano a domicilio?” avrebbe mostrato una normale pagina di contenuti che corrispondono a questi termini.
Dopo RankBrain, Google può usare queste parole chiave come segnali contestuali per imparare ciò che vogliamo veramente e spesso riscrivere la nostra ricerca dietro le quinte (ad esempio una ricerca come la precedente potrebbe diventare: “pizzeria domicilio cagliari”).
Infatti, dato che Google comprende maggiori sfumature ed è più attrezzato per collegare il linguaggio che usiamo con il nostro vero intento di ricerca, si potrebbe sostenere che le parole chiave diventano ancora più importanti.
BERT è stato inserito nell’algoritmo di Google alla fine del 2019.
BERT è diventato lo standard del settore NLP grazie alla sua capacità di eseguire efficacemente un’ampia varietà di calcoli linguistici.
Ora, ogni singola parola nella tua ricerca (e l’ordine esatto in cui la usi) conta.
In conclusione: Le parole chiave non sono morte. Lo è il vecchio modo di Google di interpretarle.
“La ricerca vocale ha reso le parole chiave inutili”.
Quando la ricerca vocale è passata dall’essere una novità usata occasionalmente a un punto fermo nel nostro comportamento di ricerca, molti si sono chiesti cosa significasse per le parole chiave.
Quando ci siamo accorti che Google comprendeva meglio le frasi complesse e le nostre tendenze comunicative quando parliamo invece di digitare, abbiamo iniziato a porre domande in modo molto più discorsivo e dettagliato.
Questo cambiamento ha posto delle sfide ai professionisti SEO.
Per esempio, è difficile sapere quali parole chiave tenere d’occhio se una fetta significativa del traffico è guidata da quelle che raramente, o mai, sono state cercate prima.
In conclusione: Le parole chiave non sono morte. La digitazione come unico modo per cercare lo è.
“Google Keyword Planner ha dimostrato che le parole chiave non differiscono molto tra di loro”.
Lo strumento Keyword Planner di Google ormai da anni raggruppa i volumi per termini simili.
Invece di mostrare la parola chiave A viene cercata 1000 volte al mese, e la parola chiave A1 viene cercata 500 volte al mese, entrambi mostrerebbero 1500.
Google ha detto la ragione di questo è per “massimizzare il potenziale per i vostri annunci da mostrare nelle ricerche pertinenti”.
Questa spiegazione implica certamente che l’intento di ricerca non varia molto tra termini strettamente correlati.
La mossa sembra rafforzare la nozione che gli argomenti, non le parole chiave, sono tutto ciò di cui i professionisti SEO devono preoccuparsi.
Tuttavia, questo non spiega perché la ricerca di Google spesso scuote significativamente i suoi risultati per le parole chiave che Google Keyword Planner ritiene abbastanza sinonimi da raggruppare.
In definitiva, Keyword Planner è uno strumento PPC. Costringere gli offerenti PPC ad espandere il loro targeting di parole chiave potrebbe essere una decisione motivata finanziariamente.
In conclusione: Le parole chiave non sono morte. Ma le metriche delle parole chiave di Google potrebbero anche esserlo, perché mirano ad aumentare principalmente il fatturato di Google stessa. Non va sottovalutato l’accento sull’autorità di topic creata intorno determinati argomenti.
Perché le keyword sono ancora importanti per la SEO?
Le keyword sono importanti per Google e per i professionisti SEO per diversi motivi.
Le parole chiave sono indizi
L’importanza delle parole chiave nella SEO è in parte dovuta alla loro importanza al di fuori di esso.
Se tu conoscessi i veri sentimenti dei tuoi clienti, gestiresti il tuo business in modo diverso?
Le parole chiave ci danno indizi su chi sono le persone e cosa vogliono, permettendoci di soddisfare meglio le loro esigenze.
Quando facciamo un sondaggio o rispondiamo a qualcosa sui social, tutti noi tendiamo a lasciare che le nostre risposte siano influenzate da come gli altri possono percepirle.
Quando cerchiamo, la combinazione di anonimato e accesso immediato alle informazioni apre la strada a uno sguardo più sincero su ciò che vogliamo veramente.
La ricerca delle parole chiave è un potente strumento di ricerca di mercato che può essere sfruttato in molti modi diversi, non solo per informare il contenuto del sito web.
Per ottenere il massimo dalle parole chiave, è necessario cogliere anche gli indizi impliciti per ottenere il vero intento di ogni parola chiave.
Come esempio, guardiamo la query [auto più sicure del 2021].
Intento di ricerca esplicito vs. implicito del ricercatore
Informazione esplicita | Informazione implicita |
Preoccupazione per la sicurezza | Vuole sapere cosa rende l’auto sicura |
Vuole più scelte | Intento di acquisto futuro |
Vuole una fonte aggiornata al 2021 | La sicurezza è il fattore più importante per l’acquisto |
Cerca una lista di auto classificate per sicurezza |
Le parole chiave sono come le user persona.
Le user persona sono i nostri obbiettivi. Puntando a loro, miriamo al successo.
Il livello di granularità con il quale sono sviluppate ci aiuta ad attirare il giusto gruppo di persone. Se cerchi di coinvolgere tutti, probabilmente ne uscirai a mani vuote.
È lo stesso con le parole chiave.
Avere un obiettivo primario di parole chiave per ogni pagina ti darà la giusta direzione e prospettiva per catturare il pubblico giusto da una pletora di ricerche correlate.
Quali sono i tipi di parole chiave SEO più comuni? (con esempi)
Le parole chiave possono essere categorizzate ed etichettate in più modi per una varietà di motivi. Ecco i tipi e gli esempi più comuni di parole chiave SEO.
Parole chiave brandizzate e non brandizzate
Le keyword brandizzate contengono il marchio nella query.
Questo potrebbe includere i nomi ufficiali del marchio, acronimi di marca, nomi di campagne di marca o tagline o qualsiasi altra cosa con un ovvio intento di ricerca della marca.
Le keyword senza brand sono tutte le altre parole chiave che puoi considerare.
I termini non brandizzati spesso descrivono il problema del cliente o la vostra offerta commerciale.
I termini di marca generalmente portano il più alto traffico di conversione perché il ricercatore ha già un certo livello di familiarità e affinità con il marchio.
Esempi:
- Brandizzata: FIFA
- Senza branding: federazione internazionale che governa gli sport del calcio
Keyword seme e keyword spefiche
Le parole seme sono l’iniziale elenco di parole con cui si inizia il processo di ricerca delle parole chiave.
Le parole seme sono spesso rilevanti per la maggior parte del tuo sito web, se non per tutto.
Le parole chiave specifiche della pagina si trovano generalmente più tardi nel processo di ricerca delle parole chiave e sono applicabili solo ad una singola pagina o serie di pagine.
Esempi per Mediaworld:
- Seme: negozio di articoli elettronici
- Specifica: chiavette usb
Parole chiave Head vs. Long-Tail (corta vs a coda lunga)
Le parole chiave corte e con alta domanda di ricerca sono chiamate keyword head.
Al contrario, quelle più lunghe e con una domanda relativamente bassa sono considerate long-tail.
Con il 15% delle ricerche che sono nuove per Google ogni giorno, non dovrebbe essere sorprendente che la maggior parte delle query di ricerca siano a coda lunga, anche se ogni singola query long-tail viene cercata pochissime volte.
Le parole chiave head e long-tail tendono ad avere le seguenti caratteristiche contrastanti. A parte volume e numero di parole, nessuna di queste è assoluta.
Differenze correlate tra le parole chiave di testa e di coda lunga:
Head Keyword | Long tail Keyword |
Alto volume di ricerca | Basso volume di ricerca |
Alta competizione | Bassa – media competizione |
Poche parole | Tante parole |
Migliori per le pagine top level | Migliori per le pagine low level |
Più intenti di ricerca | Un solo intento di ricerca |
Esempi:
- Head Keyword: Macchina caffè
- Long tail Keyword: Come usare la macchina per caffè espresso
Parole chiave primarie vs. secondarie
Le parole chiave primarie sono usate per descrivere le tue parole chiave più importanti.
Questi termini possono essere utilizzati nel contesto del tuo intero sito o di una singola pagina.
Le parole chiave secondarie (o “di supporto”) includono tutte le altre parole chiave che stai mirando e/o incorporando.
In alcuni contesti, i termini secondari sono quelli per cui stai vagamente ottimizzando, ma che non sono considerati una priorità.
In altri scenari, le parole chiave secondarie fungono da supporto semantico o long-tail per ottenere il massimo dal tuo target di parole chiave primarie.
Esempio per una pagina di prodotto di un kit da makeup in abbonamento:
- Primaria: abbonamento kit makeup
- Secondaria: mensile, fondotinta, prova gratuita
Parole chiave basate su particolari stadi o fasi
I SEO raccomandano di categorizzare le parole chiave secondo un funnel di marketing o un percorso del cliente (customer journey).
Questo può aiutare a garantire che stai mirando ai clienti in ogni punto critico.
Alcuni percorsi hanno il marchio al centro (ad esempio, consapevolezza, considerazione, conversione, fidelizzazione), mentre altri sono più incentrati sul cliente (ad esempio, inconsapevole, consapevole del problema, consapevole della soluzione, consapevole del marchio).
Allo stesso modo, alcuni determinano semplicemente la mentalità orientata all’azione del consumatore (ad esempio, navigazione, informazione, transazione).
Esempi:
- Consapevolezza: Idee makeup
- Considerazione: Migliori primer 2021
- Conversione: Dior Backstage Face & Body Primer
- Fidelizzazione: Programma fedeltà Dior
Parole chiave globali vs. locali
A seconda del suo utilizzo, una parola chiave locale può significare una delle due cose:
- Il ricercatore sta cercando qualcosa di geograficamente vicino: “pizzeria vicino a me” o “pizza domicilio a Cagliari”, oppure “ristoranti”
- Il ricercatore ha un’alta probabilità di trovarsi in una certa zona: Per esempio, “Dove è il bastione?” è considerato un termine locale perché c’è una buona probabilità che il ricercatore sia vicino a Cagliari.
Esempi:
- Locale: Locale per aperitivo
- Globale: Migliori aperitivi da fare in casa
Parole chiave evergreen vs. topiche
Le parole chiave evergreen hanno un volume di ricerca costante con poca variazione nel tempo.
D’altra parte, le parole topiche sono stagionali(ad esempio, idee regalo per San Valentino), o costantemente rilevanti (ad esempio, Milan).
Alcune parole chiave evergreen possono passare ad essere topiche quando un evento le rende culturalmente rilevanti, come le ricerche di una celebrità subito dopo la sua morte inaspettata.
Google spesso favorisce nuovi contenuti per le parole chiave topiche.
Creare contenuti evergreen può essere un investimento basso rispetto al valore a lungo termine che produce. Tuttavia, la concorrenza e il costo iniziale non sono da sottovalutare.
Il contenuto topico è attraente perché ha un costo di entrata più basso, una concorrenza più debole, e fornisce un valore immediato ma dalla breve durata
Esempi:
- Evergreen: come scegliere un piano di accumulo
- Attuale: Perché Bitcoin ha aumentato il valore a marzo?
Per capire se una parola chiave è stagionale o topica si può usare Google Trends.
Come scegliere le parole chiave giuste per la SEO?
Ecco una rapida introduzione alla ricerca delle migliori parole chiave per la SEO.
- Non iniziare con le parole chiave. Cerca di ottenere una comprensione reale dei clienti che servi e quali prospettive hanno.
- Costruisci un elenco di parole chiave seme. Bisogni dei clienti e le soluzioni della tua azienda si intersecano, fai un brainstorming di una lista iniziale di parole e frasi che descrivono efficacemente le tue offerte principali.
- Raccogli i dati delle parole chiave (se hai già un sito). Crea una lista di ciò che attualmente porta il traffico verso il tuo sito. Ecco alcuni strumenti di posizionamento delle parole chiave che possono aiutare in questa fase:
- Google Search Console
- Ubersugghttps://neilpatel.com/it/ubersuggest/est
- Ahrefs
- SEMrush
- Moz Keyword Explorer
- Espandi la lista usando vari strumenti per le parole chiave. Espandi la lista che hai costruito dai passi 1-3 cercando nuovi gruppi di parole chiave, sinonimi, modificatori comuni e permutazioni a coda lunga. Oltre a quelli elencati sopra, questi strumenti di parole chiave SEO sono perfetti per i suggerimenti per espandere la vostra lista:
- Raggruppa i termini in base all’intento di ricerca. Categorizza le parole chiave in modo che sia semplice e utile per i clienti. Questo può essere fatto per tipo di pubblico, argomento, fase della customer journey o del funnel.
- Mappare le parole chiave al contenuto. Scegli 1-4 parole chiave primarie da puntare su ogni pagina, basate su un attento equilibrio tra difficoltà delle parole chiave, rilevanza e volume di ricerca (considerando la quota di clic organici). Una volta che queste sono determinate, trova termini modificatori semanticamente correlati e a coda lunga.
- Ripeti il processo. Una volta che la tua strategia di parole chiave è stata implementata e sei stato in grado di raccogliere abbastanza dati, ripeti il processo.
Dove inserire le keyword in un sito web?
Ecco alcuni suggerimenti per inserire le keyword nel tuo sito web:
- URL: Gli URL cambiano raramente, sono molto visibili e descrivono l’intera pagina.
- Title tag: I tag del titolo influenza il posizionamento e il click-through-rate (CTR) e se scritti in modo efficace, le parole chiave possono aiutare con entrambi.
- Meta description: le meta descrizioni non influenzano la posizione su Google. Tuttavia, includerle aumenta il CTR.
- Contenuto più visibile: Un tag H1 all’inizio della pagina attira molto di più di un contenuto in basso nella pagina. Il contenuto più visibile è generalmente il più influente per la SEO.
- Link interni e il loro contenuto circostante: Incorporare le parole chiave nell’anchor text dei link che puntano alla tua pagina aiuta a mostrare a Google di cosa si tratta. Allo stesso modo, anche il contenuto vicino all’anchor text che punta alla tua pagina è importante per Google e, in misura minore, è usato per descrivere la pagina di destinazione. In questo modo Google capisce la pagina che invia il link è rilevante alla tua.
- Nomi di file di immagini e video: Dai un nome descrittivo alle immagini o ai video, usando una parola chiave rilevante. Inserendo un titolo pertinente posizionerai meglio le tue immagini su Google immagini.
- Alt tag delle immagini: Gli alt tag non solo rendono il tuo sito più inclusivo per chi non vede, ma danno anche a Google un’idea migliore della tua immagine. Incorporare parole chiave quando appropriato. Includendo gli alt tag posizionerai meglio le tue immagini su Google immagini.
- Sottotitoli video e/o trascrizioni: Alcuni video contengono parole chiave estremamente rilevanti, ma Google non le esamina. Assicurati che ciò che viene detto a video venga incluso nei tuoi sottotitoli o trascrizioni indicizzabili.
- Schema markup: Schema aiuta ad aggiungere contesto al contenuto. Viene usato per mostrare le FAQ su Google, ma anche per gli snippet, le recensioni e le schede entità(persone o organizzazioni). Quando è applicabile, usa lo schema più appropriato per mostrare i dati in modo strutturato.
Suggerimenti per l’integrazione delle parole chiave
- Non esagerare: L’ottimizzazione eccessiva (o “keyword stuffing”) può allontanare i clienti e può portare a penalizzazioni da parte di Google. Quindi non esagerare con le parole chiave e non usarle troppo se non c’è l’effettiva necessità.
- Ignora il tag meta keywords: Il tag meta keywords veniva usato agli inizi del web. Ora riceve poca, se non nessuna, attenzione dai principali motori di ricerca. Non sprecare il tuo tempo con questo tag.
- Ottimizza ogni pagina inserita nel suo contesto: hai bisogno di guardare al target di parole chiave prendendo in considerazione tutte le pagine del contesto. Questo eviterà qualsiasi lacuna o cannibalizzazione di parole chiave che può accadere quando si lavora su ogni pagina in modo a se stante.
In conclusione
Le keyword sono morte tante volte nei titoli degli articolisti e tante altre volte moriranno nel prossimo decennio.
Però Google e i motori di ricerca funzionano sulla base di ciò che l’utente ricerca.
Può cambiare il modo di cercare e gli aspetti più rilevanti da ottimizzare.
Ma le keyword rimarranno sempre rilevanti per la ricerca e quindi per la SEO.